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L’IMPORTANZA DELL’ATTACCAMENTO


La teoria dell’attaccamento (Bowlby, 1969) evidenzia come le prime esperienze affettive del bambino, a partire dalla relazione con il suo caregiver, si strutturino via via in MODELLI OPERATIVI INTERNI in grado di fornire modelli di Sé e degli altri relativamente stabili che lo guideranno nelle successive esperienze relazionali. Se un bambino, sperimenta sicurezza e protezione (ATTACCAMENTO SICURO) probabilmente svilupperà un’idea di sé amabile, dell’altro affidabile e del mondo positiva. L’attaccamento sicuro si sviluppa a partire da un genitore in grado di percepire il bambino come separato da sé, con propri stati mentali ed emotivi, che a volte sono difficili da leggere. Il genitore si “incuriosisce”, ponendosi delle domande su cosa sta provando il bambino in quel momento. Il piccolo impara a leggere nel volto della mamma i propri stati emotivi e a riconoscerli nel tempo. Tale esperienza, in seguito, aiuterà il bambino a regolare i propri stati emotivi, anche in assenza della mamma. Questa sintonizzazione emotiva permette, alla mente del bambino, di raggiungere stati di maggiore coerenza e arricchimento. Quando il bambino prova emozioni positive (eccitamento, gioia, euforia) e la mamma le amplifica (risonanza emotiva), tali emozioni verranno rinforzate e saranno più facilmente accessibili in futuro.


Al contrario, se la mamma non si sintonizza sugli stati emotivi del bambino (ad es. perché è depressa), il bambino potrà andare incontro ad una disregolazione emotiva in quanto il comportamento di accudimento materno è determinante per lo sviluppo del bambino.


Nel cervello del bambino, alla nascita è presente un eccessivo numero di neuroni e sinapsi che, in seguito, vengono selezionati ed eliminati. Questo processo di potatura tende a conservare le informazioni maggiormente utilizzate e a scartare le altre. Se il genitore rispecchia raramente le emozioni positive del bambino, questi circuiti cerebrali si spegneranno e sarà più difficile, in seguito, sperimentare gioia ed entusiasmo. Quando all’attivazione del sistema di attaccamento nel bambino corrisponde l’attivazione del sistema di accudimento nel genitore in modo adeguato, coerente e puntuale si svilupperà quella comunicazione profonda essenziale per creare sicurezza e fiducia nel bambino.


Il legame di attaccamento del bambino si costruisce attraverso una serie di FASI (Sander,1975; Sroufe,1989):


PRIMI TRE MESI: fase della regolazione fondamentale. E’ caratterizzata dalla sincronia della diade madre-bambino, dalla reciprocità dei ritmi e dei gesti;

TRE - SEI MESI: fase dello scambio reciproco. Il comportamento d’attaccamento viene indirizzato in modo prioritario a un’unica persona che, di solito è la mamma, da cui il bambino si aspetta specifiche risposte ai suoi comportamenti;


SEI - NOVE MESI: fase dell’iniziativa. Il bambino ha interiorizzato le figure che si prendono cura di lui e manifesta paura in presenza di un estraneo;

NOVE - DODICI MESI: fase della focalizzazione. Nel bambino si stabilizza lo stile d’attaccamento, espressione del Sé nella relazione.


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