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DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO




SPETTRO AUTISTICO: quali i segnali precoci




Con questo termine si intendono quei d


isturbi ad esordio nelle prime fasi evolutive che rappresentano la manifestazione di uno sviluppo atipico e/o ritardato dello sviluppo. Il deficit causa una compromissione del funzionamento personale, sociale, scolastico e lavorativo. I disturbi del neurosviluppo possono presentarsi in forme e livelli di gravità molto diverse: da limitazioni molto specifiche nell’apprendimento e nelle fu


nzioni esecutive fino alla compromissione delle abilità sociali e dell’intelligenza.

Le caratteristiche del DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO sono rappresentate da un esordio precoce, da una compromissione generalizzata della co


municazione e interazione sociale, da comportamenti, interessi ed attività ristretti, ripetitivi e stereotipati. E’ inoltre presente una compromissione della qualità di vita nel bambino e nella famiglia. Si parla di “disturbo dello spettro autistico” per la vasta gamma di sintomi, livelli di abilità e disabilità, che possono influire o meno, nell’autonomia e nella vita quotidiana. I livelli di gravità sono tre a seconda della compromissione del comportamento sociale e dei comportamenti ristretti e ripetitivi.

La DIAGNOSI certa può essere effettuata intorno ai 3 anni ma una diagnosi sospetta può essere effettuata a partire dai 18/24 mesi.


E’ importante conoscere le FASI FONDAMENTALI DELLO SVILUPPO in età evolutiva per individuare i segnali precoci.


SVILUPPO COMUNICATIVO-LINGUISTICO

§ Fino a 10 mesi : FASE PREVERBALE: il bambino sorride, vocalizza, riconosce la voce, emette suoni sillabici (lallazione);

§ 1 anno: prime parole, suoni onomatopeici;

§ 15-20 mesi: nomina ed indica, ripete parole udite, parola-frase;

§ 2 anni: frasi semplici, vocabolario oltre le venti parole;

§ 3 anni: strutturazione della frase completa;

§ Dopo i 3 anni: FASE GRAMMATICALE, vocabolario ricco.


SVILUPPO POSTURO-MOTORIO

§ 3 mesi: controllo antigravitario del capo;

§ 8 mesi: stazione seduta autonoma:

§ 12 mesi: deambulazione aut


onoma;

§ 18 mesi: cammina e comincia a correre;



§ 2 anni: si esercita a correre;

§ 4 anni: sale e scende le scale alternando i piedi.


SVILUPPO COGNITIVO

§ 8-10 mesi: integrazione competenze acquisite; sguardo-pointing indicativo;

§ 12 mesi: fase del NO, opposizione all’adulto, ripetizione di parole;

§ Entro i 18 mesi: imitazione e gioco simbolico;

§ Entro i 2 anni: costruzione di oggetti complessi;

§ Entro i 3 anni: giochi di condivisione.


QUALI SONO ALCUNI DEI COMPORTAMENTI DEI BAMBINI A RISCHIO?

v Non risponde al proprio nome, dopo i 12 mesi;

v Non indica gli oggetti per mostrare interesse, dopo i 14 mesi;

v Non gioca a far finta di…,dopo i 18 mesi;

v Non si volta verso gli oggetti quando una persona li indica;

v Evita il contatto con gli occhi,


vuole stare solo;

v Ha problemi a relazionarsi con gli altri o non presenta del tutto interesse verso le altre persone;

v Ha difficoltà a comprendere gli stati d’animo altrui;

v Ha difficoltà ad esprimere le proprie necessità;

v Spesso compie azioni ripetitive;

v ………………..






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